sabato 27 settembre 2025

Recensione Final Fantasy XII: The Zodiac Age

 

Prima di parlare del gioco in se è necessario un piccolo preambolo.

Final Fantasy è per me qualcosa di magico, il media più importante di tutta la mia vita, i giochi della saga di FF mi hanno aiutato ad andare avanti nei momenti più bui della mia adolescenza e Final Fantasy VIII ha un posto speciale nel mio cuore e riesce a farmi commuovere sempre anche oggi dopo quasi trent'anni.

Final Fantasy è più di un jrpg, la fusione delle idee di un Sakaguchi o di un Kitase, il tratto magico di Amano e le atmosfere incredibili trasmesse dai pezzi di Uematsu sono un mix che nessun altro gioco riesce a proporre.

FFX è stato il primo punto di rottura della Square classica, con la fusione con Enix (sigh!) e l'uscita dall'azienda di Sakaguchi dovuta al flop di The Spirit Within, eppure nonostante il cambiamento sia in agguato lo spirito classico permane, la narrazione è incredibile e i personaggi presentati sono unici e indimenticabili.

Tralasciando FFXI che non merita la numerazione e non è da considerare in quanto appartiene ad un altro genere, è proprio FFXII il vero punto di non ritorno.

Sarò sincero non ho giocato a FFXII quando è uscito, in quel periodo vivevo in un paese dove non era scontato avere una connessione a internet e tutte le mie info sui nuovi giochi venivano dalle riviste e compravo tutto ciò che aveva Final Fantasy scritto in copertina.

Fu proprio su una rivista che vidi le prime immagini in anteprima di FFXII e ricordo ancora dove mi trovavo e cosa provai come se fossi oggi, ero confuso, vedevo queste ambientazioni medio orientali e questa donna coniglio e non mi sentivo per niente interessato o elettrizzato (non avevo mai giocato a FF Tactics e non conoscevo l'ambientazione) .

Quel piccolo assaggio bastò a spegnere in me ogni curiosità sul prossimo gioco della mia saga preferita, nel mio caso avevano mancato completamente il bersaglio.


Oggi nel 2025 a quasi vent'anni dalla sua uscita ho recuperato FFXII, le poche cose che conoscevo erano le impressioni di mio fratello che aveva droppato il gioco dopo una ventina di ore senza rimanerne per niente colpito (lo stesso avevano fatto altri amici che lo avevano giocato).

Vediamo come è andata:




Final Fantasy XII per la prima volta è ambientato in un mondo già stabilito, Ivalice, visto già nei titoli della serie Tactics, questo secondo me è stato un grave errore.

I fan dei Final Fantasy classici si trovano un'ambientazione già in movimento con una politica e delle razze che il gioco già da per scontato siamo abituati a vedere, mentre i fan di Tactics ritrovano la loro ambientazione con un gameplay totalmente opposto, perchè FFXII è il primo della serie ad essere un ARPG; mettendo da parte i turni per passare ad un combattimento Action.

Il gioco inizia dopo un evento politico molto importante che ha portato lo stato di Dalmasca ad essere sottomesso all'impero di Archades, prologo molto intrigante e con grande potenziale.

Per poi portarci nei panni di Vaan, un ragazzo di Rabanastre, la capitale di Dalmasca, che sogna di diventare un aviopirata e cerca la vendetta per ciò che Archades gli ha portato via.

Nello stesso momento, il nuovo governatore mandato da Archades fa la sua comparsa e si instaura in città, il suo nome è Vayne Solidor.

Analizzerò questi elementi più tardi ma quelli di cui abbiamo parlato sono il peggior protagonista e antagonista da quando Final Fantasy ha una trama ben consolidata.

Dopo alcune quest poco ispirate che ci mostreranno il paesaggio attorno a Rabanastre e le meccaniche basilari del gioco accompagnati da Penelo, l'amica di infanzia di Vaan, la trama si muoverà.

Vaan verrà coinvolto in un evento che lo porterà ad unirsi (nel senso che li segue perchè non ha altro da fare, non c'è una vera motivazione) ad un gruppo di ladri e di cospiratori che uniranno le forze per riportare l'indipendenza a Dalmasca.

Mi fermerei qui per non dare troppi spoiler sulla trama.

 


Alcuni dei personaggi del party: Ashe, Balthier e Basch, sono i veri protagonisti della storia, sono loro che affrontano i loro demoni o il loro passato, che prendono decisioni, che hanno una crescita o una redenzione.

Vaan il nostro “protagonista” non fa mai nulla, si ritrova intrappolato negli eventi del gioco, raramente si esprime e le sue poche azioni non hanno mai un peso sulla storia, è talmente privo di spessore che durante il gioco si dimentica persino di voler essere un aviopirata e Balthier scherza più volte dicendo di essere lui il vero protagonista.

FFXII avrebbe avuto molto più senso se Ashe fosse stato il personaggio principale, anche perchè analizzando gli eventi del gioco tutto ruota attorno a lei.

Penelo ha la stessa rilevanza di Vaan segue il gruppo perchè non ha nulla di meglio da fare e Fran è unicamente la spalla di Balthier, ha un background appena accennato e la cosa non va molto oltre.

Vayne invece viene venduto come questa grande minaccia per tutto il gioco, a parte apparire un paio di volte per far vedere come progrediscono i suoi intrighi è praticamente assente, non è un pericolo tangibile e non sembra neanche molto interessato ad esserlo, alla fine le sue motivazioni sono blande e poco chiare.

Per anni è circolata la voce su internet che il cambio di regista in corso di produzione avesse causato queste problematiche di narrazione a causa di riscritture dello script, tuttavia un paio di anni fa il regista definitivo del gioco ha smentito il rumor che il protagonista iniziale dovesse essere Basch (sarebbe stato fantastico) e Penelo e Vaan fossero stati aggiunti in seguito per attirare i giocatori più giovani (avrebbe spiegato il loro spessore nullo all'interno della trama).

Nota di merito a due personaggi secondari, Reddas e Garbranth che hanno molto più rilievo di alcuni dei membri del party.

 


Passiamo a parlare del gameplay, come detto prima FFXII è un Action RPG: gli incontri casuali, le arene chiuse, i turni; sono sostituiti da un gameplay movimentato fatto di combo in ampi spazi aperti.

Il motore principale e novità di questo gioco è il Gambit System, la possibilità di programmare in un menù apposito le azioni che svolgeranno i personaggi del party controllati dal gioco.

Tra tutti i Final Fantasy che ho giocato (dal I al XII) ho trovato il Gambit il sistema più noioso e incompleto della saga, cerca di essere semplice e complesso al tempo stesso e fallisce in entrambi i casi.

All'inizio del gioco non riusciamo a programmare abbastanza comandi per rendere i nostri personaggi veramente autonomi e alla fine del gioco la cosa non cambierà perchè ci saranno troppi status alterati, magie e abilità da gestire per il numero di slot Gambit disponibili.

Inoltre anche l'ordine in cui i comandi Gambit vengono inseriti o la composizione del comando stesso devono essere precisi altrimenti potremmo creare dei loop che bloccano la routine del personaggio.

L'unico lato positivo che trovo nel Gambit è la possibilità di cambiarlo anche durante la battaglia, così da potersi adattare alle caratteristiche di uno scontro inaspettato.



Altra novità del gameplay è la scacchiera, il sistema di progressione dei personaggi.

Ogni personaggio partirà con una classe selezionata da noi (tra 12 disponibili) e ne riceverà una seconda durante la storia, ogni classe ha una scacchiera dove andremo a sbloccare le licenze, ovvero la capacità di usare: armi, armature, accessori, magie, abilità e buff alle statistiche o aumentare il numero dei comandi Gambit.

Ogni tassello ha un costo in PL (punti licenza) che guadagneremo da ogni scontro, sbloccando un tassello renderemo disponibili anche quelli a lui ortogonali.

Durante il corso del gioco è possibile cambiare le classi e di conseguenza le scacchiere dei personaggi e ridistribuire i punti spesi nel caso ci si rendesse conto di aver intrapreso una build non performante.


Tramite la scacchiera è possibile comprare anche le abilità Apoteosi dei personaggi e reclamare gli Esper sconfitti.

Le prime sono sostanzialmente le Limit, ogni membro del party ne ha tre e possono essere utilizzate in battaglia tramite un minigioco di combo, ognuna di queste darà al personaggio una carica Mystes; un barra che può essere utilizzata per l'Apoteosi e l'evocazione degli Esper

Gli Esper invece saranno affrontati alcuni durante la storia, altri invece saranno ben nascosti nelle profondità dei dungeon, un personaggio ne può avere massimo quattro e quando compaiono nella scacchiera per essere reclamati possono fare da ponte con le zone normalmente irraggiungibili.

Gli Esper, sono le evocazioni del gioco e per la prima volta sono tutti originali (tranne uno), le evocazioni classiche danno il nome solo alle aeronavi.

Dato la posizione del gioco nella serie, il numero dodici e lo zodiaco sono temi ricorrenti nel gioco, anche le evocazioni si rifanno ai segni zodiacali.

Certi design funzionano altri sono molto blandi e non si posizionano molto bene nell'universo di FF; rendendo alcuni di questi summon i più dimenticabili di sempre.

L'evocazione degli Esper avviene durante la battglia consumando cariche Mystes (le stesse dell'Apoteosi) variabili a seconda della forza dell'Esper, una volta evocato l'Esper rimarrà in campo assieme al suo evocatore per un tempo limitato; l'evocazione terminerà se l'Esper o l'evocatore finiranno KO o se decideremo di utilizzare la sua mossa più forte.

Oltre a dover comprare le licenze, dovremmo possedere anche fisicamente nell'inventario magie, abilità e anche condizioni per il gambit per poterle utilizzare, per questo nel mondo di FFXII oltre ai classici negozi di oggetti e armi ci sono anche: la Magicheria, la Tecnicheria e La Gambitteria.

Questo enorme numero di negozi crea solo molta più confusione e dover anche comprare le condizioni per il Gambit rende solo più frustrante quel sistema, anche se ce ne dimenticheremo dopo un ingente investimento in denaro

Una meccanica criminale di FFXII è il Bazaar (in italiano chiamato semplicemente Offerte), praticamente vendendo il bottino degli scontri ai negozi andremo a riempire delle condizioni in un elenco invisibile, quando determinate voci di questo elenco saranno state soddisfatte appariranno nella sezione offerte: pacchetti di oggetti, reliquie uniche o armi e armature che non si possono trovare in altro modo.

Questa meccanica è stata creata unicamente per vendere la guida del gioco e a differenza delle ricette di Baten Kaitos: Origins o dell'alchimia di Dragon Quest VIII non abbiamo modo di tenere traccia dei nostri progressi nel soddisfare i requisiti per un determinato oggetto (che possiamo conoscere solo tramite una guida).

Nelle taverne del gioco e nella gilda di Rabanastre sarà possibile anche accettare le taglie dei ricercati e intraprendere le cacce a questi ultimi.

Questa è probabilmente la parte più curata del gioco, oltre ad essere più di quaranta, queste missioni richiedono preparazione e nella maggior parte dei casi hanno anche una piccola storia minimamente curata.

Purtroppo però questa elemento portante del gioco è la cosa meno Final Fantasy che potessero includere, personalmente mi sembrava di giocare ad un altro genere, un ibrido tra un mmorpg e un Monster Hunter; questo non è assolutamente ciò che cerco da un Final Fantasy.

Anche se il gioco a un certo punto varia molto le ambientazioni dei dungeon (dopo ore di deserto) e cerca di ripetere il meno possibile: grotte, miniere, tombe, rovine... a parte pochi casi queste ambientazioni non sono in grado di lasciare un'impronta e sono prive di identità.

La zona innevata è solo la zona innevata, la pianura idem, la montagna pure e così via.

Mentre Xenoblade Chronicles riesce a dare un'identità persino ad una valle erbosa, o giochi come Grandia o The Legend of Dragoon rendano indimenticabili una giungla o una valle rocciosa, in FFXII a parte il mare sabbioso domina la banalità.

Nonostante la mancanza di carattere le ambientazioni sono molto vaste e dettagliate dal punto di vista tecnico con un ottimo 3D.

Come in FFX manca una world map navigabile,i trasporti nel gioco saranno gestiti tramite aeronave (quando non sarà disponibile quella del party si useranno quelle pubbliche a pagamento), Chocobo (noleggiabil in quasi ogni insediamento), teletrasporto tramite alcuni dei cristalli di salvataggio o semplicemente a piedi.

Per una mappa così vasta non c'è male ma poteva comunque essere gestito meglio in alcuni punti che rimangono tediosi da raggiungere. 

Altra nota dolente che strizza l'occhio ai generi sbagliati e la casualità degli scrigni, come nel peggior mmorpg, in FFXII compariranno oltre agli scrigni fissi (che saranno in minima parte), tesori randomici con tassi di spawn da strapparsi i capelli.

Anche l'idea di nascondere magie e abilità negli scrigni non mi ha fatto esultare, soprattutto quando ho scoperto che avevo lasciato due magie molto forti in uno dei dungeon in cui non avrei mai voluto rimettere piede (e non l'ho fatto).

Nel menù del gioco è disponibile anche la modalità Sfida, un gauntlet di cento incontri consecutivi.

La musica di FFXII non è assolutamente all'altezza di quella dei suoi predecessori, è un compitino professionale, una musica da videogioco, non un'opera d'arte.

Il tema principale di Final Fantasy presente nel menù iniziale è probabilmente il pezzo migliore, anche una certa traccia di FFV riproposta durante una quest secondaria è in una delle sue versioni meno ispirate.

La versione che ho giocato è la Zodiac Age,quella ribilanciata uscita in un secondo momento, FFXII originale è famoso per il grinding.

Devo dire che questa versione è stata corretta bene, i boss della storia non sono mai troppo forti, se i mostri di un dungeon o i boss secondari ci sconfiggono in pochi colpi basterà tornare più tardi con un equipaggiamento consono.

La chiave del gioco non sta nel livello alto ma nell'avere equipaggiamenti forti, sono quelli che danno i veri boost alle statistiche. 

Mi ero ripromesso di finire tutte le quest secondarie ma quando ho visto che per battere gli ultimi tre boss dovevo farmare i Fiocchi perchè la loro strategia principale era spammare status alterati ho gettato la spugna e ho massacrato Vayne.

WarioPunk

GRAFICA 80/100

Il 3D è di qualità, l'ambientazione non è la mia preferita e sono veramente poche le locazioni del gioco che brillano di originalità.

SONORO 70/100

Doppiaggio professionale, colonna sonora dimenticabile, se non dovesse fare i conti con i giochi precedenti non sarebbe neanche troppo male.

GAMEPLAY 75/100

Il gameplay è pulito ma le tante idee mischiate assieme creano un gioco che risulta noioso neanche troppo alla lunga a meno che non siate fan di altri generi a cui strizza l'occhio.

Troppi elementi randomici.

STORIA 65/100

L'inizio del gioco ha tanto potenziale che viene spento immediatamente, durante la storia sembra solo che i personaggi cerchino un motivo qualsiasi per dover andare in una nuova locazione senza una vera direzione generale.

Peggior protagonista e antagonista della saga.

LONGEVITÀ 90/100

Anche senza cimentarsi in tutte le quest secondari il gioco è comunque molto lungo, purtroppo la prima parte tra i deserti limitrofi a Rabanastre e alcuni biomi solo di passaggio risultano più delle tasse da pagare.

VOTO FINALE 70

FFXII è un Jrpg mediocre e un Final Fantasy molto banale, durante il mio gameplay in molte occasioni mi sembrava di giocare a Neverwinter Nights, nonostante adori Neverwinter non cerco le caratteristiche di un Rpg occidentale in Final Fantasy.

Le politiche commerciali di SquareEnix per attirare un target più giovane e abituato ad altri generi hanno inquinato in modo indelebile la loro saga capolavoro.

Sono contento di aver finalmente giocato a FFXII per poter aver spuntato questa casella e poter dire con certezza che non mi ero perso poi molto.

Basch, Ashe e Balthier sono ottimi personaggi che si muovono all'interno di una storiella che non li valorizza. 

Se il gioco fosse stato veramente focalizzato e soprattutto ben scritto in modo professionale sulla principessa e il suo cavaliere sarebbe potuto essere un bel racconto.



giovedì 25 settembre 2025

Parliamo delle Limited Print Company

Oggi parliamo di un argomento molto particolare, dovete sapere che con la Nintendo Switch ho iniziato a collezionare versioni fisiche dei videogiochi.

Una cosa che un tempo era tanto scontata quanto possedere realmente e in maniere tangibile i giochi che acquistiamo, ai giorni nostri è diventato non solo più difficile ma anche il modo meno comune di acquistare un gioco.

Durante la generazione della WII ho dovuto fare tante rinunce eperchè ero in un periodo della mia vita in cui non potevo permettermi un hobby come questo, con la Switch ho deciso di recuperare, questo grazie all'enorme catalogo di Jrpg (soprattutto i classici) proposti nella console Nintendo.

Ora parliamo del vero focus del post, le Limited Print Company, un mondo molto vasto che comprende Publisher di tutte le categorie: da compagnie rispettabili, a quelle disorganizzate a veri e propri truffatori; utilizzando l'esperienza di questi anni e le testimonianze di altri collezionisti cercherò di darvi un quadro generale di questa branca del collezionismo. 

Partiamo con le compagnie ancora attive (considerando il momento in cui viene scritto questo post):

 

PUBLISHER ATTIVI 

 

Il primo non poteva che essere il più longevo e il più prolifico, la Limited Run Games nonostante tutte le polemiche che la coinvolgono è ancora la realtà più potente in questo piccolo settore.

La Limited Run nasce nel 2015 per distribuire in formato fisico i giochi prodotti dallo studio Indie dei suoi due fondatori, ma in brevissimo tempo l'esperienza fatta dal team attira altre realtà in cerca di publisher che gestiscano la complicata produzione e distribuzione del formato fisico; fu così che divennero il punto di riferimento per gli sviluppatori Indie.

Inizialmente i giochi prodotti dalla LRG erano stampati in quantitativi limitati che potevano essere ordinati (con un limite per cliente) in brevi finestre di tempo tramite il loro sito, questo sistema che durò per qualche anno (cambiarono rotta durante il Covid) aveva diverse problematiche, la prima che il sito era sempre ingolfato ed era un'impresa anche solo riuscire a fare il checkout, la seconda che per i non americani gli orari erano sempre improponibili.

Ben presto divennero la compagnia preferita dagli scalpers, che tramite multi account si accaparravano più copie possibili da rivendere a prezzi folli su Ebay, questo perchè parliamo di tirature bassissime, per la PS4 il minimo di produzione è 1000 copie per la Switch 3000.

Come anticipato prima, durante il Covid cambiarono metodo di produzione, utilizzando delle preorder window, finestre temporali in cui era possibile preordinare i giochi annunciati, una volta terminato il periodo di preordine iniziava la produzione vera e propria con i numeri delle persone interessate già alla mano; questo permise a molti più collezionisti di aggiudicarsi i giochi che volevano considerando che secondo un'intervista a uno dei due fondatori il gioco che vendette di più arrivò a 20000 copie (un tempo non ne avrebbero mai prodotte tante).

Ci sarebbero tante altre cose di cui parlare: il negozio fisico, la collaborazione con BestBuy, il Vault, lo SpringSale, le carte da collezione, le varie controversie, il magazzino europeo che non è mai stato aperto, l'acquisto della compagnia da parte di Embracer Group, la società sussidiaria per il mercato asiatico....

Per tutte queste cose vi consiglio di guardare uno dei tanti video dedicati su YouTube perche si potrebbe parlare per ore solo della LRG. 

 

 


La Super Rare Games è una compagnia Inglese fondata da veri appassionati che mette il cuore nella selezione dei giochi Indie da distribuire.

Il loro modello di pubblicazione è simile a quello originale della Limited Run ma con le copie del gioco alla mano, il prodotto viene prima prodotto e solo una volta nel magazzino della compagnia messo in vendita sul sito in quantità limitata.

Tuutavia a inizio anno è possibile pagare una quota per iscriversi al Super Rare Club e avere un diritto di prelazione sull'acquisto dei giochi in preorder. 

Viene proposto un nuovo gioco ogni due settimane e mentre i più popolari esauriscono anche in poche ore, alcuni impiegano dei mesi e vengono poi venduti a prezzo scontato.

La Super Rare include della carte collezionabili nei suoi giochi, tuttavia per avere il set completo è necessario comprare anche delle bustine.

Nel corso degli anni la Super Rare ha proposto anche collezioni di giochi Indie per PC su USB e una linea di giochi ultraindie scoperti e pubblicati da loro in versione fisica, entrambi i progetti sono stati abbandonati.

Con la Brexit i loro prezzi sono aumentati molto, nonostante ciò sono una delle compagnie più rispettabili.

 

 

Fangamer è specializzato in giochi Indie di punta, data la loro esperienza nella produzione di merchandise riescono ad avere un catalogo molto importante.

Oltre ad essere un publisher affidabile dispone anche di una larga distribuzione e i suoi titoli sono facilmente repereibili in USA e EU anche nelle catene come GameStop.
 

Eastasiasoft è di proprietà del sito di riferimento di tutti i collezionisti che cercano giochi import, PlayAsia.

Eastasiasoft propone principalmente: giochi ammiccanti, visual novel, shmup e survival horror.

Pubblicano diversi giochi durante l'anno anche con limited edition molto corpose, sono molto puntuali nelle uscite e sono distribuiti anche fuori dall'Asia tramite altri siti specializzati in import. 

 


La Strictly Limited Games è una compagnia con sede in Germania specializzata in: shmup, remake di retrogames e indie in generale.

Mentre comprare dal loro sito giochi già rilasciati è sicuro (ogni tanto propongono anche delle offerte) i loro preorder sono famosi per essere lunghissimi, alcuni giochi sono in produzione da anni.

La loro compagnia gemella ININ Games distribuisce molti dei loro giochi nel mercato asiatico e ultimamente anche in Europa, tuttavia dato che spesso i giochi in versione asiatica uscivano prima che in Europa, per disincentivare gli acquirenti dal comprare le versioni import la SLG fece uscire delle patch che rimuovevano le lingue non asiatiche dal gioco.

 

Gamefairy è una compagnia inglese che si dedica alla produzione di pochi titoli alla volta puntando sulla qualità; proponendo sia edizioni base che collector.

 

 

Numskull Games si affacciò sul mercato proponendo molti titoli, alcuni anche molto conosciuti come Deadly Premonition, uscendo anche con alcune delle collector edition con il miglior rapporto qualità prezzo sul mercato.

Purtroppo negli ultimi anni hanno tirato i remi in barca e ridotto tantissimo il numero di uscite fisiche.

La loro compagnia gemella è la PM STUDIO che si appoggia alla Limited Run per la distribuzione in suolo americano. 

 

 

La Signature Edition Games era l'etichetta non per il mercato retail ma direct to order di Merge Games e si dedicava ai titoli con una tiratura minore.

Il sito dedicato non esiste più, ma nonostante Merge Games ora distribuisca principalmente nel mercato retail utilizza ancora questo marchio quando pubblicizza le uscite sui social.

 

 

La Red Art Games è un publisher francese ed è tra i più amati tra i collezionisti grazie alla loro precisione e professionalità.

Hanno iniziato a pubblicare giochi in maniera organizzata e precisa senza strafare con gli annunci ne alzare troppo i prezzi, piano piano sono passati dal pubblicare indie non troppo conosciuti alle versioni PAL di titoli import di spessore (Romancing SaGa) e remaster di giochi classici come Broken Sword. 

Le loro tirature non sono altissime e le PREMIUM EDITION solitamente esauriscono durante la finestra di preorder, tuttavia sono distribuiti anche negli altri continenti tramite siti rivenditori e durante l'anno propongono diverse SALE.

 

 

Altro publisher francese specializzato in riedizioni di giochi di console classiche ma attivo anche nel mercato Switch.

Ultimamente hanno calato molto i nuovi annunci e sono alle prese con un Kickstarter che ha sollevato qualche polemica dei backers sulla gestione.

Con i prodotti in magazzino sono veloci e precisi e anche loro propongono diverse SALE durante l'anno.

 


Publisher americano che produce giochi sia in edizione limitata ordinabli tramite il loro sito che in versione retail, alcuni sono distribuiti in entrambi i canali e altri no.

Pubblicano Indie molto popolari e anche giochi di software house famose, stampano anche vinili di colonne sonore.

Le loro Limited Edition sono molto costose e ricercate, tuttavia sono soliti ristampare le versioni regular dei giochi esauriti sul sito per poter accontentare tutti.

 

Editore che ha un catalogo molto variegato, partendo dai titoli per bambini passando per gli shovelware per arrivare ai giochi NSFW.

Hanno prezzi onesti e edizioni senza infamia e senza lode a volte contenenti un artbook a colori, sono distribuiti anche in USA tramite VGP e in asia tramite Playasia.

 


La Pix'n Love si occupa principalmente di libri a tema videogames con edizioni di lusso, la divisione games invece pubblica videogiochi per: Switch, Playstation 4 e 5.

La sede operativa è in Francia e hanno partnerrship con developers molto importanti, tuttavia non hanno una distribuzione molto variegata e i loro titoli sono difficilmente reperibili all'infuori del loro sito.

Le collector editions sono molto curate.

 

 

Forever Limited è il brand della Polacca Forever Entertainment che si occupa delle edizioni fisiche dei giochi dell'editore e di altri partner.

Rilasciano pochi titoli con tempi di produzione molto lunghi con diverse tipologie di release l'ultima delle quali viene distribuita anche in negozi selezionati.

Le loro Collector Editions sono tra le più lussuose.

  

Maximum Entertainment è un publisher di giochi indie per Switch e Playstation, alcuni di questi ricevono anche una distribuzione fisica.

Di tutto il suo catalogo sono pochi i giochi che vengono anche stampati fisicamente, questi hanno una buona distribuzione anche perchè l'azienda francese Just For Games è diventata il loro partner ufficiale, inoltre hanno assorbito il publisher Modus Games.

 

Perp è un publisher di giochi per Playstation 4 e 5 (prossimamente anche Switch 2) che inizialmente rilasciava in verisone fisica solo giochi con supporto VR, ultimamente hanno smesso di specializzarsi solo in quella nicchia e hanno espanso il loro catalogo.

 


Lost in Cult è una realtà che ha un approccio molto artistico nella preservazione del media fisico, già attivi con libri di pregio e vinili hanno annunciato da poco una linea di giochi per Switch.

Attualmente tutti i giochi sono in preorder, non hanno ancora titoli pubblicati.

 

 

Rock It Games è un'altra realtà molto giovane che ha tutto da dimostrare, mentre il primo gioco annunciato è stato successivamente cancellato, il secondo, la remaster di Croc è la loro prova del nove.

Uno dei collaboratori è uno dei due soci fondatori della Limited Run, questo ha ispirato fiducia negli acquirenti che però stanno riscontrando ritardi e scarsa comunicazione su una produzione che sembra travagliata.

 

 

La Premium Edition è stata fondata da un gruppo di collezionisti appassionati di giochi retro e moderni, questa loro caratteristica si può riscontrare anche nella scelta dei titoli prodotti.

La Premium Edition annuncia i giochi a ondate (Wave) e si focalizza sulla produzione di quel gruppo prima di annunciare il successivo.

Inizialmente i loro giochi avevano più opzioni variant e prezzi più contenuti, con il passare del tempo la produzione è stata semplificata ma nonostante questo i tempi si sono allungati molto e i prezzi sono saliti.

Le tirature delle prima ondate erano troppo alte e alcuni titoli sono rimasti disponibili per molto tempo sul loro sito.

Per la distribuzione extra USA si affidano a partner europei come Bazaar Bazaar. 

 

 

Serenity Forge pubblica prevalentemente giochi dallo stile anime, le loro Collector Edition sono molte corpose e hanno anche una liena di merchandise.

Nel tempo la loro distribuzione è migliorata molto riuscendo ad arrivare anche alle grandi catene di negozi. 

 


Funstock distribuisce retro-console e cabinati ma ha anche una linea di distribuzione di giochi per Nintendo Switch che raggiunge anche la maggior parte dei retailer europei. 


Altro distirbutore di giochi indie in versione fisica, anche loro come Fangamer hanno una grande di varietà di merchandise delle licenze in loro possesso.

Anche Nicalis riesce a raggiungere la maggior parte die negozi online con i suoi titoli. 

 


Skybound è un publisher che lavora molto dietro le quinte, è responsabile dell'importazione di molti giochi che troviamo nei negozi anche se non riportano il logo in copertina.

Tuttavia anni fa gestirono in prima persona la pubblicazione fisica del picchiaduro Skullgirls per Switch con tanto di preorder diretto, la produzione ebbe molti problemi e ritardi enormi creando molto malcontento.

 


VGNY Soft è un publisher americano che si occupa prevalentemente di Shmup, negli ultimi anni è diventato anche partner per la distribuzione nel nuovo continente dei giochi della prolifica azienda spagnola Tesura Games; che invece spazia in tutti i generi.

 

 

Tesura Games è un'azienda spagnola che lavora molto bene, è entrata nel mercato con un buon parco titoli ben selezionato, ogni gioco presenta una versione base e una collector entrambe disponibili anche nel mercato retail.

 

 

Wired Productions è un publisher di giochi indie che propone in versione fisica anche alcuni dei giochi che distribuisce in versione digitale.

Non rilascia molti titoli durante l'anno e con tirature limitate ma sono reperibili anche in molti siti europei, per la loro vendita diretta si appoggiano ad Amazon.

 

 

La divisione americana di Nippon Ichi Software distirbuisce molti jrpg giapponesi in America ed Europa tramite tre diversi magazzini; per l'Europa ce ne è uno in UK che dopo la Brexit è stato affiancato da un altro sul continente.

Distribuiscono principalmente molti titoli della Nihon Falcon e la serie Disgaea, i loro giochi sono disponibili anche nel mercato retail ma le collector editions sono ordinabili solo dal loro sito in quantità molto limitate.

Con l'avvento della Switch 2 hanno optato le game-key card provocando molto malcontento nella community dei collezionisti. 

 

 

PQube è un publisher che gestisce in proprio anche produzione e distribuzione di titoli in formato fisico.

Sono molto attenti nella selezione dei giochi indie da distribuire, si rivolgono al mercato retail con edizioni standard che escono in maniera molto puntuale.

Meridiem Games è un'azienda spagnola che si occupa di distirbuire giochi di altri publisher nel mercato europeo.

Hanno anche una loro etichetta di pubblicazione diretta sotto al loro logo che porta alcuni giochi indie nel mercato retail anche con limited edition economiche. 
 

 

Aggiungo anche Microids alla lista nonostante siano un publisher di dimensioni discrete e con molta storia alle spalle per via delle numerose limited prodotte.

Microids è presente in tutto il circuito retail e ha sotto di se le licenze più importanti del mercato francese.

Un tempo era solita pubblicare limited edition molto corpose con statue e artbook, purtroppo alcune release come BlackSad hanno visto un tasso di invenduto molto alti portando la compagnia a essere più selettiva.

In America collaborano con LRG e purtroppo sono soliti riproporre i loro giochi esauriti in versione code in a box.

 


La First Press Games è un'azienda tedesca gestita in maniera casalinga da una sola persona che iniziò molto bene per poi finire nell'oblio.

Le loro edizioni sono curate nei minimi dettagli, con confezioni originali e uniche e extra molto particolari come monete commemorative.

Purtroppo solo i primi giochi del publisher sono usciti realmente (e comunque con grandi ritardi) durante il Covid si è creato un enorme buco di produzione e tutti i giochi annunciati vengono costantemente rinviati.

La polemica più grossa è attorno al Jrpg Chained Echoes, il titolo più di richiamo del catalogo di First Press che ha attirato tantissimi acquirenti.

Ad oggi sono state stampate solo alcune copie della versione PS4 di Chained Echoes e solo una parte dei preorder è stata spedita, della versione Switch nessuna notizia.

E' noto anche che uno degli sviluppatori di uno dei giochi che dovevano essere pubblicati ha chiesto di recidere il contratto di pubblicazione.

Leggendo le numerose testimonianze su Reddit ad oggi non è sicuro nemmeno ordinare i prodotti che sul sito sono contrassegnati come in magazzino in quanto la compagnia spedisce in maniera poco chiara e non risponde alle mail.

Nonostante l'abbia posizionata tra le compagnie ancora attive vi sconsiglio di ordinare da loro. 

 

 

Fresh Brewed Games è uno dei publisher più recenti, si occupa solo di PS5 e offre i propri titoli (due al momento) in versione regular e steelbook.

Il sito da cui preordinare è molto amatoriale e sembra una piccola realtà a conduzione familiare, informatevi bene prima di acquistare.

 

La storia della Limiteraregames è lunga e complessa nonchè molto misteriosa.

L'editore nasce con quella che probabilmente è la sua prima incarnazione nel 2018 con la pubblicazione di quello che oggi è il gioco più raro per PS4, Poop Slinger.

Questo gioco discutibile era venduto tramite una finestra di preorder in cui delle 1000 copie stampate ne risultano vendute solo una settantina (sul sito era presente un contatore), tant'è che la Limited Rare aumentò il prezzo del gioco durante il preorder per coprire le spese.

Queste fantomatiche copie vennero poi spedite per poi passare a quella che potrebbe essere la seconda incarnazione della LimitedRare, non è chiaro infatti se già con il secondo gioco, Tamashii, ci fossero ancora le stesse persone dietro all'etichetta.

Infatti mentre stranamente le poche copie vendute di Poop Slinger vennero spedite a tutti i compratori, per Tamashii ancora oggi ci sono persone che reclamano la loro copia.

Poi viene la terza incarnazione, quella che sicuramente non comprende lo staff originale.

Durante la pandemia alcuni persone si sono appropriate del nome e dominio Limited Rare per sfruttare la rarità involontaria che avevano ottenuto Poop Slinger e Tamashii, crearono dei personaggi poco verosimili e basarono tutta la loro strategia commerciale sul sembrare volontariamente un sito SCAM e sul FOMO (la paura di rimanere senza un bene per via della sua natura limitata).

Sui social, la loro fonte di comunicazione primaria (la loro mail è un joke a cui non rispondono) postano principlamente meme, occasionalmente vendono merchandise dal gusto discutibile che poi viene rivenduto a prezzi folli su ebay.

Con questa nuova gestione che nonostante dica di essere la stessa dietro alla pubblicazione dei primi due giochi non hanno mai risposto ai reclami passati ne presenti, infatti se non si riceve un loro gioco per svariati motivi il loro servizio clienti è insesistente, ordinare da loro è una scommessa.

Detto ciò dopo il covid hanno rilasciato diversi giochi, la maggior parte semplici fps o walking simulator di qualità non eccelsa e sono passati anche a pubblicare per PS5.

 


Sulla scia della Limited Rare è comparsa successivamente la Limited Legacy Games, un'altra compagnia che si presenta come molto amatoriale e simil scam.

Attualmente il loro primo gioco rilasciato, Boxville, sembra essere stato spedito correttamente ai clienti. 

 

Ora invece parliamo di compagnie che hanno cessato l'attività di produzione di videogiochi in formato fisico, tra queste ci sono anche alcune che hanno truffato i loro acquirenti sparendo senza spedire mai i prodotti promessi:

 

PUBLISHER NON PIÙ ATTIVI 

 


IndieBox è stata un pioniere, non solo perchè è stata la prima compagnia a puntare sulla preservazione del formato fisico ma anche perchè si dedicava principalmente ai titoli per PC, che al tempo, il 2014 erano già scomparsi dagli scaffali.

IndieBox forniva un servizio di abbonamento in cui ogni mese gli iscritti ricevevano a casa un gioco per PC in edizione di lusso ispirata alle BigBox di una volta.

Nello splendido scatolone di cartone oltre ad un certificato di autenticità c'erano diversi gadgets e il gioco in supporto fisico, CD o USB senza protezioni DRM.

Andando a sfogliare il catalogo di IndieBox potrete riconoscere tantissimi giochi Indie di spessore che hanno fatto la storia.

La compagnia ha continuato a produrre giochi fino al 2017 con anche una piccola parentesi di collaborazione con GameStop nel 2016. 

 


La 1Print Games iniziò la sua avventura nel mondo delle edizioni fisiche molto bene, il loro primo titolo Kero Blaster andò subito Out of Stock, tuttavia dopo pochi altri annunci tra cui un titolo rpg (Eternal Radiance) su cui puntarono molto, sono lentamente spariti dai social. 

Il loro store è ancora online con alcuni giochi ancora disponibili ma farei delle ricerche su esperienze recenti prima di comprare.

 


Nonostante il proprietario di questa compagnia sostenga il contrario, la posiziono tra quelle chiuse.

La Dispatch Games è una di quelle compagnie che infangano il mondo delle edizioni fisiche limitate, dopo essere riusciti a pubblicare un paio di giochi sono spariti dopo i preorder degli altri loro titoli.

Occasionalmente pubblicano sui social foto che dovrebbero dimostrare che le cartucce sono state stampate, tuttavia la cosa muore li.

Se volete saperne di più cercate il sito di Seafom Gaming che approfondisce la quesitone.

NONOSTANTE IL LORO SITO MOSTRI DEI GIOCHI ANCORA DISPONIBILI NON ORDINATE! 

 

 


La Special Reserve si dedicava principalmente alla distribuzione in versione fisica dei giochi della Devolver Digital.

I problemi iniziarono a comparire quando gli stessi giochi che erano in preorder uscivano (spesso anche prima) in versione retail a prezzi inferiori, la compagnia giustificava questa cosa dicendo che le versioni preorder del loro sito avevano packaging alternativo ed erano numerate; tuttavia dopo numerosi casi i fan smisero di ordinare e presero l'abitudine di aspettare le versioni retail.

Alla fine la compagnia chiuse il marchio e oggi si dedica solo alle uscite retail. 

 

 

Ultra Collectors nasce dal publisher/developer Jandusoft per stampare in formato fisico i propri giochi.

Dopo appena tre titoli distribuiti la divisione Ultra Collectors è stata chiusa con una svendita totale dei titoli in magazzino. 

 

 

BadLand come molti iniziò a pubblicare giochi per la PS VITA, tuttavia fu proprio durante la pubblicazione di Axiom Verge per PS VITA che la compagnia fu al centro di uno scandalo; furono accusati di aver utilizzato in maniera impropria i fondi di una raccolta di beneficenza di cui erano i tramiti.

Negli anni successivi sparirono lentamente dal mercato e le ultime pubblicazioni da loro annunciate non videro mai la luce. 

 

 

La Physicality Games tentò un approccio in stile crowd funding, tuttavia il riscontro fu molto basso e le raccolte ordini vennero chiuse senza dare alla luce i giochi in produzione.

La compagnia risarcì tutti i preorder e iniziò a svendere l'abbigliamento e gli altri prodotti del sito per poi chiudere definitivamente. 

 

 

C'è poco da dire si Warned Collectors, sono dei truffatori che aprirono diversi preorder per giochi Switch e PS4 e sparirono con i soldi, attualmente sono il peggior caso di compagnia Limited Print in quanto non hanno pubblicato nulla e risarcito nessuno.

 

CONCLUSIONE 

 

Spero di essere stato utile a qualcuno mettendo in questo articolo la mia esperienza personale come collezionista e membro attivo delle comunità Reddit inerenti, quindi testimone anche di esperienze altrui.

In futuro se ci saranno casi rilevanti penso di modificare la lista se necessario.

Per ora saluti e grazie per aver consultato il post.

WarioPunk